Siamo all'inizio degli anni Trenta. Il contadino lombardo Antonio Soffiantini, detto Tunin, scioccato per l'uccisione di un amico da parte dei carabinieri, va a Roma per uccidere Mussolini. Viene ospitato in una casa chiusa da una prostituta, Salomè. Arrestato e pestato dalla polizia politica Tunin muore in carcere, ma la sua morte viene fatta passare per suicidio.